Cara Virginia, oggi sono sul multitasking. Non per scelta. Solo perché ho troppe cose da fare, faccio fatica a darmi delle priorità e tendo a fare un pezzo di una cosa e un pezzo di un’altra seguendo lo stimolo immediato. E faccio anche due cose insieme, ma solo perché sarebbe più lungo decidere quale fare prima e quale dopo. Il tempo totale, si sa, è lo stesso. Certo che la tua musa ispiratrice, pur essendo inglese, la parola multitasking non la conosceva, e temo non le sarebbe piaciuta….
Underpressure Antonia
Cara Antonia, credo che a Virginia, alla quale mi ispiro per passione e non certo perché abbia modo di eguagliarla, ne direbbe malissimo. Lei aveva parlato di una stanza tutta per sé e avrebbe pagato una delle sue famose tre guinee ad un’associazione che permette l’ingresso delle donne alle libere professioni -siamo nel 1938, mica tanto tempo fa-, purchè gestito secondo la diversità delle donne. Mi sembra di riaprire la riflessione di qualche post fa, il nostro modo di lavorare è spesso soggetto al time consuming e al multitasking, due termini che nascondono spesso carenza di risorse per mancanza di profitto – reale o dichiarato che sia. Decisamente a Virginia Wolf non sarebbe piaciuto, ma si sa, il nostro tempo è affetto di costante amnesia.