Mantova Festivaletteratura: post in contumacia 2, i fan del fantasy

Cara Virginia, alle volte bisogna arrendersi all’evidenza. Io non sono una lettrice di fantasy, faccio fatica ad appassionarmi al genere, ma sono felicemente sorpresa di fronte alla folla di lettori che ha devotamente accolto Terry Brooks a Mantova.

Terry Brooks ha firmato circa 150 libri

Terry Brooks ha firmato circa 150 libri

La cosa bella non era soltanto la paziente attesa del proprio turno, la stretta di mano, la foto, ma il vedere ricomparire vecchie edizioni, persone che si sono portate dietro il primo libro di Terry, che spesso è stato il primo libro che hanno letto in assoluto. Anche i blogger (tra cui il gestore del sito italiano The Blue Divide Andrea Mastrangelo) che hanno incontrato Terry Brooks il giorno dopo e hanno avuto modo di chiacchierare con lui anche della serie TV che prossimamente verrà tratta dai suoi libri, anche loro raccontavano come Brooks gli abbia fatto scoprire la lettura. Al punto che Terry ridendo ha detto “Non sono responsabile di aver creato i fan del fantasy”!

Brooks e Blogger

La pagina di FB con le foto dei blogger con Terry Brooks

Ecco qui sopra, cara Virginia, una bella collezione di foto postate su Facebook, che testimoniano l’atmosfera rilassata dell’incontro. E qui si vede anche l’animo di un autore: non importa quante copie hai venduto, ogni lettore è unico e inimitabile…

Yours Antonia

Mantova Festivaletteratura: post in contumacia 1, ovvero nonna blogger in trasferta

Cara Virginia, ecco una nuova serie di post in contumacia, questa volta dal Festivaletteratura di Mantova. Istituzione ormai ventennale, non si poteva mancare.

Un'immagine di Mantova con un tendone per gli eventi di Festivaletteratura

Un’immagine di Mantova con un tendone per gli eventi di Festivaletteratura

E poi come sai ho partecipato a Blogger vs Blogger organizzato da Finzioni. Confesso che mi sentivo un po’ una nonna blogger, visto che erano tutti giovanissimi. Ma è questo il bello della rete, ti dico proprio da nonna, che questi ragazzi hanno uno strumento potente e duttile e aperto tra le mani, e ne fanno gran uso. Infatti con me c’erano La Balena Bianca, Con altri mezzi, Pool Magazine, Ventiseibarrato, El Aleph, Lahar Magazine, Parole e dintorni, Inutile e ovviamente Finzioni. Non ricordandomi tutti i nomi rimando ai blog o siti o webzine, perché molti dei presenti erano blog collettivi o webzine, alcuni addirittura riviste letterarie in carta. Così sono tornata a casa con tante cose da leggere, che si sommano ai libri comprati e a quelli accumulati e insomma è un processo infinito, ma questo lo sapevi. Ed è stato diverente, per questo clima irriverente che Finzioni ha portato nel mondo dei libri: i libri li abbiamo messi sulla bilancia, le morali le abbiamo twittate, la gara di ignoranza non aveva un vincitore. E poi c’era 20 lines, bella idea di incipit di 20 righe che chiunque può continuare, fino a creare una storia collettiva.

Eccoti ed eccovi a tutti gli amici un post pieno di link, e quindi di idee e spunti per tutti. Quanto alla cronaca mantovana, continua domani. Non aspettatevi tortelli e cappone, perché con 30 gradi e l’80% di umidità (che in loco è comunque standard) non ci se la può proprio fare!

Antonia back from Mantua

Cara Antonia, aspetto in trepidante attesa i racconti della contumacia intanto. Poi da quanto dici mi pare che fermento ci sia stato e ci sia anche nel mondo dell’editoria che si avvicina alla rete. Come tu sai, lo dico ai nostri amici, io amo la circolazione delle idee e secondo me non ce n’è mai abbastanza. Quindi, blogger di tutto il mondo, uniamoci!!!!

La comunicazione: dipende dai loghi

servi in tutto il mondo

Una scritta senza logo

Cara Antonia, oggi porto questa simpatica insegna. Ovviamente è un gioco di immaginazione: appositamente non ho fotografato il logo che accompagna la frase – il claim direbbero i pubblicitari. Il motivo è semplice: leggendolo così, astratto dal suo contesto ha tutto un altro significato. Mi sono immaginata la triste realtà di lavoratori e cittadini costretti alla schiavitù, sebbene teoricamente cancellata da qualche decennio di lotte e proclami supportati dalla fratellanza universale. Tant’è; l’effetto che ne esce è un’esortazione a metà: Servi in tutto il mondo, unitevi? liberatevi? insomma che devon fare? Tutto per dire: attenzione alle traduzioni troppo letterali.

ps: se riconosci il motto, svela la compagnia che la usa. Chissà se qualcuno dei nostri amici ha voglia di svelare il mistero.

Virginia

Cara Virginia, mi sa che ci ha messo lo zampino anche la qualità dell’esecuzione: quella t che era fondamentale, perchè da servi ci/li/vi trasformava in serviti, se l’è portata via la pioggia o il sole o tutti e due! Come se la realtà si prendesse la rivincita sugli sforzi di apparire quello che non si è, e sulla frenesia del risparmio che ha preso le aziende negli ultimi tempi…  E’ interessante però come l’effetto sia andato al di là di quello voluto: l’azienda, di cui mantengo l’anonimato anche se è facile intuire chi potrebbe essere, è finita pure sul nostro blog!

Blogger vs Blogger

Blogger vs Blogger

Che, ricordiamo a tutti gli amici, stasera sarà a Mantova al Festivaletteratura, ospite e sfidante di Blogger vs Blogger. Con una piuma sola, è vero, ma mai spiumato!

Communicating Antonia