Cose belle che succedono a Milano

Alessandra e Andres si vedono bene. Gabriella è quella nascosta e Annarita sorride.

Alessandra e Andres si vedono bene. Gabriella è quella nascosta e Annarita sorride.

Cara Virginia, ieri sera sono stata ad un “soggiorno letterario”. Si, anch’io la prima volta che ho aperto l’email con quel titolo ho pensato si trattasse di andare da qualche parte. E invece si riferisce al soggiorno casalingo.

Ieri sera c’era Andres Neuman, di cui Ponte alle Grazie ha appena pubblicato Parlare da soli.

E’ stata una bella serata. La prima cosa da dire che Andres è davvero simpatico. Altrettanto nel libro, in cui tre voci (il padre-marito che sta per morire di cancro, la moglie-madre che lo cura e poi ne porta il lutto, e il bambino a cui viene raccontato che il padre è morto in un incidente) l’autore è completamente assente, nascosto dietro le voci narranti, altrettanto nella realtà Andres era presente. Altrettanto il libro è triste seppur bello, altrettanto Andres è solare, chiacchierone, entusiasta. Comincia a raccontare di tutti i fallimenti e i rifiuti che il suo curriculum brillante nasconde (e in questo mi ha fatto venire in mente Open di Agassi, quanto anche per lui le sconfitte fossero più rumorose delle vittorie), e poi con leggerezza entra nel merito della scrittura, di come ha costruito i personaggi, come gli ha trovato una voce, come ha usato la punteggiatura. Non ho preso appunti deliberatamente, per quanto le cose dette meritassero, per conservare e portarmi dietro il ricordo del clima della serata, che è stata animata e affettuosa. Di questo clima ringrazio pubblicamente le organizzatrici, Gabriella Grasso, Alessandra Tedesco e Annarita Briganti. Credo anche che,  paradossalmente, il fatto di parlare in inglese invece che in italiano, abbia contribuito ad avvicinare noi che facevamo da pubblico all’autore. Come se utilizzare un codice che era estraneo a tutti abbia evitato messe in mostra e giudizi automatici.

E Andres ha detto che in tutti i suoi giri non ha trovato un altro posto dove si organizzi qualcosa di simile. Quando smetteremo di darci addosso e impareremo a dare la giusta dignità alle nostre idee e alle nostre iniziative? Hai qualche suggerimento, tu?

Satisfied Antonia

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